La terapia parodontale comprende 4 fasi:
- Controllo dei fattori di rischio
- Terapia parodontale NON chirurgica (terapia causale)
- Terapia parodontale chirurgica (se necessaria)
- Terapia di mantenimento/supporto
Quest’ultima fase è una delle più importanti, se non la più importante, perché deve durare per tutto il periodo durante il quale il paziente mantenersi in salute e quindi curarsi quotidianamente.
Il quarto step è destinato a mantenere la bocca senza i batteri responsabili della parodontite. La terapia di mantenimento si pone l’obiettivo di consolidare i risultati raggiunti con le precedenti fasi della terapia.
Non organizzare la fase 4 della terapia significa vanificare tutti gli sforzi (economici e gestionali) fatti per curare e guarire la parodontite.
Il razionale alla base della terapia di mantenimento è il seguente:
- i batteri aderiscono alla superficie dei denti sia sopra che sotto le gengive
- questa aggregazione batterica si chiama Biofilm
- per eliminare in modo efficace il Biofilm soprattutto sotto il livello della gengiva è necessario un intervento professionale
- è fondamentale l’assenza di depositi calcificati -TARTARO- che solo l’intervento dell’igienista potrà rimuovere
CON CHE FREQUENZA SI ESEGUE LA TERAPIA DI MANTENIMENTO?
- La terapia di mantenimento deve essere eseguita ogni 3 mesi (quindi 4 appuntamenti annuali) durante il primo anno successivo alla conclusione della terapia parodontale completa.
- Dopo il primo anno la frequenza potrà essere ridotta a 4 mesi (quindi 3 appuntamenti annuali)
L’impostazione della frequenza dipende dal livello di igiene orale che il paziente riesce a mantenere con le tecniche di igiene domiciliare
È dimostrato in letteratura che il paziente mantiene un livello di attenzione e sensibilizzazione all’igiene orale, determinanti per stabilizzare i risultati di tutta la terapia, solo se ha appuntamenti ricorrenti di controllo presso lo studio professionale.
COSA VIENE ESEGUITO DURANTE L’APPUNTAMENTO DELLA TERAPIA DI SUPPORTO?
- verifica dei livelli di igiene orale
- individuazione delle aree dove il paziente non riesce a rimuovere il Biofilm Batterico
- riverifica delle tecniche efficaci di igiene orale domiciliare
- ricerca e controllo di siti dove ci sia un sondaggio significativo della tasca gengivale
- ricerca e controllo di siti che esprimono segni compatibili con una fase attiva della parodontite
- ricontrolli radiografici
- eliminazione di tutto il Biofilm e Tartaro sopra e sotto gengiva
QUANTO DEVE DURARE LA TERAPIA DI SUPPORTO?
La terapia di supporto deve durare fino a quando il paziente vuole mantenere lo stato di salute della propria bocca. QUINDI? Essendo implicito che tutti noi vogliamo mantenere PER SEMPRE lo stato di salute:
- LA TERAPIA DI SUPPORTO DEVE DURARE PER SEMPRE
- NON È NORMALE PERDERE UN DENTE !! Esiste la percezione sociale che perdere i denti sia un normale processo legato all’invecchiamento
- CURARE LA PARODONTITE È UNA QUESTIONE DI SALUTE GENERALE
Da quanto descritto si deduce che terapia di supporto non significa ‘pulizia dei denti’ come è comunemente definita.
A tal proposito, troppo spesso, si constata che molti pazienti con malattia parodontale grave, provenienti da vari studi, riferiscono di sottoporsi a ricorrenti sedute di ‘pulizia dei denti’ della durata di 20/30 minuti. È doveroso sottolineare che tali procedure eseguite in così poco tempo portano a un beneficio pari a zero !!!
La terapia causale impostata con le modalità e i tempi corretti risulta fondamentale per il mantenimento e stabilità degli obiettivi raggiunti, cambiamento dello stile di vita e controllo dei fattori di rischio che concorrono nella progressione della malattia!