Come fai, tu paziente, a sapere se sei in salute o sei affetto da malattia parodontale?
La malattia parodontale ( conosciuta anche con termine popolare di piorrea) colpisce i tessuti che circondano il dente e causa più segni che sintomi. È importante sapere che questa patologia è subdola perché silente nella maggior parte dei casi, quindi che ne è affetto spesso non sa di esserlo. Nelle fasi avanzate la malattia parodontale può causare dolore e creare ascessi parodontali; in questi casi la terapia diventa più complicata e meno efficace.
QUINDI: È FONDAMENTALE INTERCETTARE PRECOCEMENTE L’ESORDIO DELLA MALATTIA PARODONTALE
I principali segni per fare auto-diagnosi (significa che il paziente può “verificarsi” a casa) sono:
- Sanguinamento gengivale eccessivo associato allo spazzolamento o al passaggio dello scovolino/filo interdentale
- Sanguinamento spontaneo durante la notte (macchie rosse sul cuscino) o presenza di punti della gengiva che sanguinano senza correlazione a eventi traumatici
- Recessione: spostamento della gengiva ( il dente si allunga). Attenzione a questo segno perché può essere correlato ad altri fattori, sarà un odontoiatra esperto a valutarne l’origine
- Spostamento dei denti: si creano dei veri e propri spazi che il paziente non aveva, spesso i denti parodontali sono sventagliati, “a rastrello”
- Alitosi: spesso i pazienti con malattia parodontale hanno un cattivo alito a causa dei piccoli coaguali di sangue che si formano sul fondo della tasca parodontale
- Mobilità dentale che si verifica nelle fasi avanzate perché viene a mancare il tessuto che sostiene il dente.
Oltre ai segni, esistono fattori di rischio che aggravano e accelerano la malattia parodontale. Il paziente deve conoscerli ed eventualmente tenerli sotto controllo:
- Fumo: fumare più di 7/8 sigarette non permette una corretto afflusso del sangue alla gengiva e quindi una difficoltosa guarigione dei tessuti
- Diabete: l’iperglicemia ha un impatto negativo sulla salute orale aggravando il decorso della malattia parodontale e viceversa la gravità della malattia parodontale influisce negativamente sul controllo glicemico. Chi ha il diabete, in special modo diabete non compensato, ha il doppio delle probabilità di ammalarsi di parodontite.
Inoltre se in famiglia ci sono parenti stretti che nel corso della loro vita hanno perso denti per cause parodontali, il paziente che si auto controlla deve prestare molta attenzione ai fattori descritti precedentemente perché potrebbe esser predisposto o suscettibile ad ammalare di parodontite.
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